Il “Less is more” applicato al digitale

Pubblicato sul sito www.tecnostress.it

 

Luca Conti è un giornalista di successo e un esperto di social media marketing, ma se vi imbattete oggi nella sua vetrina professionale in rete troverete poche semplici righe che ci raccontano di un cambiamento profondo. E una riflessione che viene da lontano.

Verso un equilibrio digitale

Nel suo podcast su Piano P, la piattaforma dei podcast giornalistici, Conti ci parla del minimalismo digitale, un approccio che ci ricorda il celebre detto “meno è meglio” dell’architetto Mies Van der Rohe.

Il tema minimalista è molto presente in vari ambiti, dalla cura della casa alla difesa dell’ambiente, ma la sua applicazione a dispositivi e contenuti digitali – che nella nostra percezione non occupano spazio fisico, trattandosi di byte “facilmente” scaricabili e accumulabili – è originale.

100 “diamantini” giornalieri da sfruttare al meglio

Secondo Conti, l’invasività della tecnologia, con il suo potenziale distraente – contribuisce alla perdita di produttività e concentrazione, quindi ad accrescere il Tecnostress e favorire sindromi da dipendenza patologica come la FOMO (Fear Of Missing Out).

Questa invasività può essere arginata praticando una rigorosa selezione delle priorità e dei contenuti a cui dare valore. Partendo da una scrivania ordinata (con massimo 5 “item” in bella vista), fino ad organizzare la propria fruizione digitale, anche tramite un uso accorto ed “esclusivo” dei dispositivi. Ad esempio, proviamo a mantenere separati gli strumenti dedicati al lavoro da quelli in cui abbiamo installato APP di messaggistica per chattare con gli amici o giochi multimediali.

In questo modo, suggerisce Conti, ci sarà più facile suddividere il tempo produttivo dal tempo libero, sfruttando al meglio i 100 “diamantini” giornalieri di vita attiva a nostra disposizione, ognuno dei quali è composto da dieci preziosi minuti da vivere con saggezza.

Buon ascolto QUI (e buona dieta digitale)!