Cos’è l’ergonomia

 

Sentendo parlare di ergonomia, a molti di noi vengono in mente semplici oggetti quotidiani: dalla sedia “ergonomica” dell’ufficio, alle forbici e altri utensili di uso comune studiati per minimizzare la fatica dei vari distretti muscolari. Esiste anche un’ampia gamma di prodotti pensati per chi è mancino, ad esempio.

Il Decreto “81” e l’ergonomia

All’interno della normativa di salute e sicurezza, conosciamo due grandi ambiti dedicati all’ergonomia: il Titolo VI e il Titolo VII sulla movimentazione manuale dei carichi (oltre che ai movimenti ripetitivi e alle posture “incongrue”) e l’utilizzo del Videoterminale. Questi due filoni principali di indagine si concentrano sull’ergonomia degli ambienti di lavoro in base a parametri per lo più fisici.

Oltre l’ergonomia fisica

Si tratta ancora di una visione riduttiva, perché l’approccio ergonomico dovrebbe abbracciare la totalità della persona. Oltre all’ergonomia fisica, vi sono infatti un’ergonomia dei processi e un’ergonomia cognitiva che concorrono in modo sostanziale al benessere di ciascuno di noi.

Flessibilità e personalizzazione

La flessibilità è un elemento essenziale che contraddistingue le soluzioni ergonomiche, in quanto i parametri antropometrici ruotano attorno a un individuo “medio” che in realtà non esiste. Siamo tutti diversi, per corporatura ed esigenze. L’ergonomia permette l’adattabilità degli strumenti all’utilizzatore.

Il concetto di “usabilità”, che racchiude la facilità di comprensione e d’uso di un sistema o interfaccia, è giunto alla ribalta negli anni ‘9o con la diffusione massiva del Web.

Non molti sanno però che si parla di “usabilità” anche per le organizzazioni.

La scienza del “fattore umano”

E’ interessante scoprire che l'”ergonomics” nel mondo anglosassone è nota come “il fattore umano”, the HUMAN FACTOR. Sotto questo termine ombrello troviamo una molteplicità di studi che includono il benessere organizzativo (e lo stress), ma anche il ruolo sistemico e trasversale di competenze non tecniche (NTS), che concorrono in misura rilevante al successo delle regole di prevenzione.

Un ambiente flessibile, e modalità di lavoro e interazione ergonomiche, sono obiettivi desiderabili per tutti, in quanto corrispondono a un contesto più sicuro, oltre che più gratificante e produttivo.